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Natale in Mare: Un Legame che Va Oltre la Distanza

Tra Nostalgia e Connessioni: Come i Marittimi Vivono le Festività Lontano da Casa


Il periodo natalizio è sempre stato per me, e per molti marittimi come me, un momento di emozioni contrastanti. Da una parte c'è la magia delle feste, che arriva anche in mezzo al mare, tra addobbi improvvisati, canzoni natalizie che risuonano nei corridoi della nave, e momenti di condivisione con i colleghi che diventano una seconda famiglia.


Dall’altra, c'è la nostalgia per casa, per gli affetti lontani, per quei momenti che avremmo voluto vivere accanto alle persone a cui vogliamo bene.


Ogni Natale lontano è un promemoria di quanto siano importanti i legami e di quanto il tempo passato con i nostri cari non abbia prezzo.


Oggi, però, voglio raccontarvi come è cambiata la comunicazione tra noi marittimi e le nostre famiglie nel corso degli anni, un cambiamento che ha reso un po’ meno pesante questa distanza e che, soprattutto durante le festività, assume un valore inestimabile.


30 anni fa: le lettere, un ponte tra due mondi

Ricordo i racconti degli ufficiali più anziani, che descrivevano l’emozione di ricevere una lettera. Erano tempi in cui le comunicazioni avvenivano lentamente: scrivevi una lettera, la consegnavi al porto successivo, e poi aspettavi settimane o mesi per una risposta. Ogni parola scritta aveva un peso speciale, ogni frase era un piccolo tesoro da custodire gelosamente. In quelle righe c’era tutta la voglia di sentirsi vicini, di colmare una distanza che sembrava infinita.


20 anni fa: i primi messaggi satellitari Con l’avvento della tecnologia satellitare, qualcosa iniziò a cambiare. Non c’erano più solo le lettere: i messaggi satellitari, brevi e spesso costosi, permettevano di accorciare le distanze. Era un modo per inviare un “sto bene” o un “mi manchi” in tempo quasi reale, un progresso che sembrava incredibile per l’epoca. Sebbene fossero poche parole, quelle righe digitali avevano un potere straordinario, capace di sollevare il morale e dare forza nei momenti più difficili.

10 anni fa: le prime chiamate satellitari

Verso la fine degli anni 2000, iniziarono a diffondersi le chiamate via satellite. Ricordo ancora la prima volta che ho sentito la voce dei miei cari attraverso un telefono satellitare: la connessione non era perfetta, spesso c’erano ritardi o disturbi, ma quel suono mi faceva sentire meno solo. Erano conversazioni brevi, perché il costo era elevato, ma bastavano a riempire il cuore. Una risata, un “come stai?”, un “buon Natale” detto con amore: erano momenti che rimanevano impressi nella memoria.


Oggi: internet e Starlink, un mondo connesso

Negli ultimi anni, con l’arrivo di internet ad alta velocità grazie a tecnologie come Starlink, la comunicazione è cambiata radicalmente. Ora possiamo fare videochiamate, inviare messaggi istantanei, condividere foto e vivere i momenti speciali quasi in tempo reale. Questo Natale, anche se sono lontano, posso vedere il sorriso dei miei figli mentre aprono i regali, posso chiacchierare con i miei genitori come se fossi lì con loro. Posso persino partecipare a una cena virtuale, condividendo un brindisi attraverso uno schermo.

La tecnologia ci ha regalato la possibilità di essere presenti, anche se fisicamente lontani. Non è la stessa cosa che essere lì, ma fa una differenza enorme. Mi chiedo spesso come sarebbe stata la mia vita a bordo 30 anni fa, senza queste opportunità. E ogni volta mi sento grato per i progressi che ci permettono di restare connessi con chi amiamo.

Il Natale in mezzo al mare

Vivere il Natale lontano da casa è sempre una sfida, ma è anche un’opportunità per riflettere su quanto siano preziosi i legami che abbiamo. Ogni chiamata, ogni messaggio è un modo per dire “sono qui, anche se sono lontano”. E questo, per noi marittimi, vale più di qualsiasi regalo.


Quando sei in mezzo al mare, il significato del Natale cambia. Impari a trovare gioia nelle piccole cose: una tavola decorata con semplicità, una canzone intonata in compagnia, un ricordo condiviso con i colleghi.


Ma soprattutto, impari a valorizzare ancora di più l’amore e il sostegno di chi ti aspetta a casa.

A chiunque passi queste feste lontano dai propri cari, voglio dire che non siete soli. Anche se il mare ci separa, il cuore trova sempre un modo per essere vicino a chi amiamo. Che questo Natale possa portarvi serenità e la consapevolezza che, ovunque siamo, siamo sempre connessi grazie all’amore e al pensiero di chi ci vuole bene.


Un abbraccio virtuale a tutti i colleghi marittimi: teniamo duro, insieme possiamo superare ogni distanza.


E un sereno Natale a tutti coloro che hanno la fortuna di trovarsi a casa ma soprattutto a coloro che sono lontani dai loro cari.

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